La Fondazione Pia Pozzoli al Festival del diritto

da Libertà, 29 settembre 2012

– Lo scorso settembre la Fondazione Maria Pia Pozzoli ha partecipato al Festival del diritto, con un incontro a Palazzo Rota Pisaroni per presentare le proprie attività.
Sono stati così illustrati, da parte della presidente Vittoria Albonetti, del vicepresidente Umberto Fantigrossi e della psicologa Ilaria Fontana, gli obiettivi e i progetti in corso.


Un’associazione che vuole capire a fondo i problemi dei disabili e fare da intermediario fra le famiglie e le istituzioni per reperire le risorse necessarie alla soluzione di queste situazioni di bisogno. È questo il nobile fine della Fondazione Maria Pia Pozzoli – Dopo di noi onlus, che ieri mattina si è presentata alla comunità all’interno del Festival del Diritto con il convegno “Dopo di noi: disabilità e principio di sussidiarietà” tenuto a Palazzo Rota Pisaroni. Ad illustrarne la storia e gli obiettivi è stata la presidente Vittoria Albonetti: «la finalità di quest’associazione si inserisce in un contesto di rispetto della persona e della disabilità come risorsa e di tutela dei diritti, secondo la convenzione dei diritti dell’Onu. Nata nel 2004, ha il nome di Maria Pia Pozzoli, che fu molto importante nel mondo del volontariato piacentino, morta prematuramente nel 2002. L’espressione Dopo di noi è stata creata da alcuni genitori che hanno disabili in famiglia e che sono angosciati dal futuro, dal fatto se ci saranno sempre servizi per i propri cari, e purtroppo la società non li aiuta a sufficienza. Scopo della Fondazione è proprio quella di dare loro una mano ad ottenere le soluzioni più idonee e a superare i momenti di difficoltà». Nel 2007 è stata data vita al progetto “I Gira-Soli” e nel 2010 a “Vivere da adulti nella nostra città”, tra gli obiettivi futuri l’apertura di uno sportello d’ascolto per i familiari. Anche andando fuori provincia, come ha spiegato la psicologa e collaboratrice Ilaria Fontana: «La Fondazione ha effettuato una mappatura delle migliori pratiche lontano da Piacenza, abbiamo visitato condomini solidali, centri polifunzionali, fondazioni e associazioni a Lodi, Mortara, Treviso, Genova e Bologna. Abbiamo così stabilito che non esistono soluzioni standard, ma deve essere sempre vivo il principio che tutti i disabili hanno il diritto ad avere una buona qualità di vita, in questo senso la collaborazione delle famiglie è fondamentale». E da questa analisi è nato il progetto che sta alla base della costituzione della onlus, che nel tempo è diventata una Fondazione moderna. Lo ha detto il vice presidente Umberto Fantigrossi: «Sussidiarietà e solidarietà non sono la stessa cosa, noi siamo interessati al principio di sussidiarietà perchè dobbiamo scoprire come raggiungere i nostri obiettivi in un’epoca di crisi di risorse. Mettere al centro la persona e recuperare le strutture adeguate è il primo passo, le fondazioni sono i primi attori che si devono impegnare ad essere uno strumento per un progetto di vita di qualità inserendo tutti gli interlocutori interessati per reperire i fondi necessari».
(Articolo di Gabriele Faravelli, apparso su Libertà del 29 settembre 2012, pagina 16)

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