Giornata della Memoria, monito per tenere vivo il ricordo dello sterminio delle persone disabili

La riflessione di Vittoria Albonetti, presidente della Fondazione Pia Pozzoli – Dopo di Noi, in occasione della Giornata della Memoria.

Il 27 gennaio si celebra la memoria della Shoah, lo sterminio di un numero compreso tra i 5 e i 6 milioni di ebrei, di ogni sesso ed età. Occorre sempre anche ricordare che la prova generale della cosiddetta ‘soluzione finale’ si fece con le persone disabili, con l’eliminazione di chi, per disabilità psichiche, fisiche, intellettive, veniva considerato “indegno di vivere”, “inquinatore della razza”, oltre a rappresentare un costo esoso e inutile per le casse dello Stato tedesco. Il progetto, noto come Aktion T4, fu realizzato infatti in nome della purezza della razza e del risparmio di risorse economiche.
Per quanto sia difficile e doloroso, occorre conoscere questa terribile vicenda e continuare a serbarne memoria, perché la linea di demarcazione che ha condotto a questa aberrante deriva ha un profilo quanto mai labile. In un momento socio-politico in cui si accentua la crisi economica e si fomenta la violenza e la paura del diverso, si pongono infatti le premesse di una catena che può condurre ad un progressivo disconoscimento della dignità e dei diritti delle persone più fragili.

 

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