Giornata internazionale persone con disabilità, “Serve impegno di tutti per combattere la cultura dell’indifferenza e della discriminazione”

La giornata internazionale delle persone con disabilità del 3 dicembre è stata proclamata nel 1992 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite con lo scopo di promuovere i diritti e il benessere delle persone con disabilità in tutti gli ambiti della società e di incrementare la consapevolezza intorno alle condizioni delle persone disabili in ogni aspetto della vita politica, sociale, economica e culturale.

Da allora rappresenta un’importante occasione di riflessione su un tema che annualmente viene proposto in riferimento alla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità del dicembre del 2006, diventata legge dello Stato Italiano nel marzo del 2009.

Il tema scelto per quest’anno è: “Soluzioni trasformative per uno sviluppo inclusivo: il ruolo dell’innovazione nell’alimentare un mondo accessibile ed equo” (Transformative solutions for inclusive development: the role of innovation infuelling an accessible and equitable world).

In tale tema si prende atto che il mondo si trova in un momento critico e che quindi è tempo di agire e di trovare insieme soluzioni comuni a costruirne uno più sostenibile e resiliente per tutti e per le generazioni a venire.

Le crisi complesse e interconnesse che l’umanità deve affrontare oggi, compresi i traumi derivanti dalla pandemia di COVID-19, la guerra in Ucraina e in altri paesi insieme ad un momento critico nel cambiamento climatico, pongono infatti importanti sfide umanitarie nonché minacce per l’economia globale. Occorre inoltre in tutto ciò tener presente che nei momenti di crisi i soggetti in situazioni vulnerabili come le persone con disabilità sono i più esclusi e lasciati indietro.

In linea quindi con la premessa centrale dell’Agenda 2030 dell’ONU di “non lasciare indietro nessuno”, si considera fondamentale per lo sviluppo sostenibile che, per rendere il mondo più accessibile ed equo, il settore pubblico e quello privato trovino in collaborazione tra di loro soluzioni innovative per e insieme alle persone con disabilità.

A questo messaggio senz’altro difficile quanto complesso, ma importante e significativo, occorre non porre soltanto un’attenzione formale in questa giornata, ma esso dovrebbe rappresentare nel concreto una costante finalità nelle varie realtà della tematica della disabilità in una prospettiva di impegno comune e collaborativo anche con i soggetti interessati e le loro famiglie.

Sinceramente risulta difficile avere veramente fiducia che tutto ciò possa attuarsi in modo significativo in quanto si ha a che fare prevalentemente con una realtà complessa, non sempre disponibile ai cambiamenti, impostata ormai su prassi consolidate non certo adeguate a soluzioni innovative , anche quando esse siano già in parte previste dall’attuale legislazione.

Si avverte d’altra parte sempre più chiaramente dai diretti interessati e dalle loro famiglie, dai servizi e dalle istituzioni questa esigenza di interventi di maggiore adeguatezza ed equità nei confronti di chi è coinvolto nella disabilità.

Per le tantissime, alcune in verità strane e banali, giornate internazionali che ormai vengono celebrate in tutto l’anno si corre il rischio che l’opinione pubblica non si renda conto della valenza e dell’importanza di questa giornata, i cui obiettivi sono indiscutibili e c’è da chiedersi se può portare benefici positivi e tangibili se non sostenuta da iniziative di informazione e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica.

Di certo non è la bacchetta magica che trasforma in realtà quello che nella nostra esperienza quotidiana appare purtroppo ancora come un sogno, ma può contribuire a coinvolgere la collettività alle tematiche della disabilità, a ricordare che da parte di tutti deve essere profuso un impegno più convinto e più profondo per abbattere la cultura dell’indifferenza e della discriminazione che purtroppo tutt’oggi ancora è presente.

Vittoria Albonetti – Fondazione Pia Pozzoli- Dopo di Noi

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